Il suo vero nome era Gyula Halász, ma è più noto con lo pseudonimo di Brassaï, in memoria di Brasso, il suo luogo di nascita. Le sue origini sono infatti ungheresi, ma lui trascorse la sua vita per lo più a Parigi, dove diventò amico del fotografo André Kertész e imparò ad amare la città e a ritrarla da autodidatta soprattutto di notte nelle sue fotografie, tanto che dopo aver acquistato una Voigltander e aver cominciato a ritrarre la città durante la notte considerandone la sua scarsa illunimazione una "sfida tecnica", nel 1933 pubblicò la sua prima raccolta dal titolo "Paris de nuit" e fu per questo soprannominato "l'occhio di Parigi".
La sua personalità dall'indole fortemente artistica si esprimeva spaziando dalla fotografia, alla scrittura, al giornalismo, alla pittura e perfino alla regia di mediometraggi. Diceva infatti: "Ho sempre odiato la specializzazione. Per questo ho cambiato così spesso mezzo di espressione… mi rinfresca e mi permette di rinnovare il mio punto di vista". La sua bravura in campo fotografico arrivava così a rappresentare una controparte del celebre Henri Cartier Bresson per via della sua grande capacità di reinterpretare il caos della città conferendogli un ordine talmente rigoroso da sfociare poi in una sorta di surrealismo fantastico e atemporale che lui stesso intravvede e spiega con le seguenti parole: "Il surrealismo delle mie immagini non è altro che il reale reso fantastico dalla visione. Cercavo solo di esprimere la realtà, in quanto niente è più surreale".
Ma la caratteristica peculiare di Brassaï non è soltanto la città notturna. Il suo essere così versatile e spaziare da un campo artistico all'altro si riversa anche negli interessi fotografici più svariati: dallo still-life, al nudo, ai graffiti sui muri delle città, fino ad arrivare alla vita nelle case chiuse. Il suo stile, insomma, contemplava e raffigurava tutte le sfaccettature della vita quotidiana.
Alcune fotografie.
Fonti:
Wikipedia
Specchio incerto
Photo Revolt
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